La consueta estrema attenzione ai dettagli, la ricerca della perfezione e della novità ma - soprattutto - uno sguardo sensibile per l'amore infinito, per la tenerezza della quale Andrea Mauceri ha saputo cogliere anche quest'anno il calore, la delicatezza, la profondità. Nella scena rappresentata quest'anno si coglie nettissima tutta l'essenza storica, tutto l'esempio di devozione e di abnegazione dei genitori di Gesù. Un'ambientazione studiata per mesi, così come il lavoro svolto dalle luci, dalle distanze. Il tutto è - come ormai tradizione - regolato in modo.. scientifico grazie al computer (mosso da un programma realizzato da un presepista spagnolo e gestito anche da remoto con un'apposita applicazione) che regola l'alternarsi dei vari momenti della giornata: il cielo, le luci, i suoni che ci riportano in quella realtà di Betlemme in modo talmente immersivo che.. si, sembra davvero che Andrea sia riuscito a portarci lì, percorrendo con il cuore e gli occhi i 2400 chilometri che ci separano da quel luogo Santo, qui rappresentato con estremo rispetto, amore, attenzione sempre originale, e dopo quasi trent'anni di presepi è davvero cosa non da poco. "L’ispirazione per questo nuovo presepe" - ci racconta Andrea - "viene sempre dalla narrazione del Vangelo di Luca, con la Natività ambientata in una mangiatoia. Qui si possono notare i primi personaggi che hanno visto la Natività, ovvero i pastori che, con le loro greggi, accorrono alla mangiatoia: alcuni con facce stupite, altri in adorazione, rappresentando così i vari stati d'animo di queste prime persone che si sono trovati di fronte alla scena del Primo Natale. Da sottolineare che anche quest’anno si ripropongono le statue ben realizzate dall’artista Mauro Marcato di Curtarolo (PD), uniche nel loro genere in quanto tutte realizzate artigianalmente, in maniera tale da trasmettere al Fedele spettatore tutta l’unicità e i sentimenti della Santa rappresentazione. Dietro la mangiatoia si intravvede un piccolo borgo della Betlemme di allora, con quinta finale i caratteristici rilievi della città di Betlemme." 29 anni di presepi, ma con Te c'è anche un affiatato gruppo di lavoro. "Si. Anche quest'anno, per il ventinovesimo presepe, sono stato aiutato da alcuni affidabili amici: Andrea Fantini, scenografo di Granarolo dell’Emilia (BO) e Nicolò Celegato, affermato maestro presepista di Selvazzano (PD) per alcune parti della scenografia. Per l'assemblaggio e l'allestimento il grazie va esteso all’ormai collaudato gruppo di amici parrocchiani: Marino Ferla, che mi ha assistito nelle varie fasi fin dall’allestimento dell’impalcato, Alberto Carlon (per la parte informatica) e Anna Marchiori (aiuto sugli effetti pittorici/colorazione e sulla collocazione statue). Se tutto questo è possibile, è però anche grazie al parroco Don Valter e a tutta la Comunità Parrocchiale, che ripongono ogni anno fiducia in me per l’importante compito della realizzazione di questo fondamentale strumento di preghiera". Un curiosità: è vero che di questo patrimonio ci sono tracce anche in altri presepi? "Si. Ed è una soddisfazione ed un esempio di valorizzazione: alcuni precedenti presepi realizzati per la nostra Parrocchia sono stati esposti a Forte Gazzera (17-18 dicembre), grazie ad una iniziativa del comitato Forte Gazzera, mentre la stalla, pezzo principale del presepe dell’anno scorso, è stato prestato ai Frati Conventuali della Basilica di Sant’Antonio di Padova, che lo hanno valorizzato in una mostra di più presepi ,allestiti lungo le varie cappelle radiali della Basilica. Il presepe è visitabile tutti i giorni fino al 15/01/2023 con i seguenti orari: mattina 09.00-12.00; pomeriggio 16.30 - 18.00. Non sarà in funzione durante le S.Messe Festive (08.30, 10.00 e 18.30) e feriali (18.30).